3-4 Luglio 2010 - 2° edizione del Rally velico del Verbano. Per riscoprire il piacere di navigare in notturna 
Si contano sulle dita di una mano le regate in notturna organizzate sui nostri laghi prealpini ragion per cui chi desidera provare le intense sensazioni di questa particolare navigazione non puo’ lasciarsi sfuggire l’occasione. Nel prossimo fine settimana 3 -4 Luglio andrà in scena la seconda edizione del Rally Velico del Verbano a cura del Centrovela Sailing Team di Cerro di Laveno. La manifestazione ideata proprio per riprendere la tradizione delle regate notturne che negli anni '70 - '80 si svolgevano sul Lago Maggiore quali la "Maxiverbano", la "Crociera del Verbano" o le prime "Regate del Nostromo" è aperta a tutti i tipi di cabinati a vela, in particolare modo alle barche da Crociera decisamente piu confortevoli sui lunghi tragitti. Il percorso si snoda tra l’abitato di Cerro di Laveno (partenza ore 17:00) verso l’"Isola dei conigli" (la più a Nord delle Isole di Brissago) poi verso sud sino a Belgirate (Hotel Villa Carlotta) ed infine ritorno a Cerro (arrivo) per un totale di 42 miglia. L'orario di partenza (ore 17.00) è stato scelto per permettere a chiunque abbia la propria imbarcazione sul Lago Maggiore, di potere arrivare sulla linea di partenza senza dovere sostare in altri porti. Di fronte alla sede c'è un pontile (max 8/9 posti) per ormeggio temporaneo, utile per eventuali imbarchi o disbrigo formalità. Dalla segreteria del CST ci fanno sapere che quest'anno, ragioni di calendario FIV non è stato possibile programmare la regata in un we di luna piena (non sentirete nessuno ululare...).Infine come per la scorsa edizione Lariovela.it mettera’ a disposizione dei regatanti il sistema di posizionamento GPS GHOSTWAY che permetterà di vedere istante per istante i percorsi durante tutta la manifestazione. Sarà possibile seguire le rotte di ogni singola imbarcazione sulle mappe di Google dalla sede del circolo o direttamente da casa richiedendo via email l’apposito codice. Ulteriori informazioni sono reperibili nel Bando di Regata e nel sito dell’associazione www.centrovela.it nelle pagine dedicate all’evento. La regata gode del patrocinio di partners istituzionali quali l’Assessorato allo Sport e Turismo del Comune di Laveno Mombello e della Federazione Italiana Vela.
(enea beretta Lariovela.it)


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25 Giu 2010 Mauro Esposti presenta il suo portolano del lago di Como 
Ci sono voluti quattro anni per realizzare il portolano del Lario opera presentata venerdi scorso nelle stupenda cornice di Villa del Grumello in Como alla presenza dei rappresentati delle Camere di Commercio di Lecco e Como e da una nutrita schiera di appassionati d’arte marinaresca. L’autore l’Arch. Mauro Esposti appassionato velista ha dichiarato d’essersi ispirato per formato e scelte ad analoghe pubblicazioni francesi. Il portolano del lago di Como sara’ acquistabile il 2 luglio come inserto al quotidiano La Provincia al prezzo di euro 15 e contemporaneamente distribuito presso le librerie specializzate. Ne sono state stampate piu di diecimila copie ma si pensa che sara’ necessario provedere ad una nuova ristampa perche’ gli ordinativi hanno abbondantemente superato le disponibilita’. L’ultima pubblicazione analoga risale ai primi anni 80 e da allora la nautica da diporto lariana ha fatto passi da gigante. Nuove strutture pubbliche e private sono nate e le piu anziane sono state interamente ristrutturate. Suddiviso in tre sezioni: ramo occidentale, orientale e alto lario proprio in relazione alle specificita’ dei tre bacini l’opera si presenta in un formato comodo da tenere in barca e da sfogliare alla bisogna. In una prima fase continua l’autore abbiamo messo in bella copia tutti gli appunti raccolti su fogli inumiditi nelle fredde giornate invernali ( in estate non c’e’ tempo perche’ si regata ndr) in seguito definita una griglia abbiamo fatto passare tutti gli approdi, nonostante cio’ ci rendiamo conto che sara’ necessario pensare ad una revisione perche’ il portolano gia per sua natura ha una scadenza naturale e in questo caso trattandosi della prima edizione qualcosa puo’ essere sfuggito. Contiamo in tal senso nella collaborazione di tutti gli utenti del lago per gli aggiustamenti futuri. A breve verra’ attivato un sito internet dove inviare queste indicazioni. Nella parte introduttiva e’ possibile consultare informazioni di carattere generale comprese le indicazioni della meteo elemento importantissimo per la navigazione lacustre. Nelle pagine interne le parti relative ai dati sono riportate con carattere di maggior formato a cominciare dalle coordinate geografiche di tutti gli approdi pubblici e privati. In seguito si possono trovare indicazioni circa i servizi a disposizione con i riferimenti telefonici e il nome dei referenti. Nella parte dedicata all’avvicinamento sono definiti gli skyline i punti cospicui le secche e i divieti per i diversi natanti nella terminologia tipica dei portolani. Nelle sezioni relative ai venti si possono trovare informazioni alle traversie o ai venti dominanti nelle diverse ore del giorno. Dove disponibile e’ indicato il canale VHF cui chiamare per informazioni o richieste di soccorso. Per ogni approdo e’ disponibile una planimetria con le indicazioni relative alle profondita’ medie unitamente a fotografie aeree fornite generosamente dal Consorzio dei laghi nella persona del Dott. Falanga che non finiro’ mai di ringraziare per la fattiva collaborazione. Infine qualche curiosita’ per analizzare i fondali abbiamo montato su un gommone pneumatico un eco scandaglio sofisticato che ci ha fornito anche indicazioni relative alla tipologia di fondale: ghiaia, sabbia, alghe etc unitamente ad una buona scorta di carburante (600 litri ndr) per navigare tra gli approdi.
Naturalmente a questo lavoro hanno contribuito diversi professionisti a cominciare dall’Amico di regate l’Ing Fabio Antonacci per il preziosissimo approfondimento meteorologico e per l’assistenza nelle fasi di rilevamento, stesura dei testi e impaginazione. Infine un grande ringraziamento al Circolo Vela Canottieri Domaso per l’importante supporto logistico nella fase di rilevamento a Dario Coppola per la pazienza nell’ordinare le informazioni raccolte e all’Arch Arianna Tomasina che ha meticolosamente mantenuto ordine ai miei pensieri collaborando all’intero progetto e il Dott. Gili dell’Istituto Geografico DeAgostini che da esigente editore ha supervisionato il progetto.
(enea beretta Lariovela.it)

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20 Giugno – Alla Match Race di Intra gli allievi superano i maestri 
Sin dalle prime ore del mattino di Domenica nella splendida location del Circolo Canottieri Intra, fervono i preparativi per l’imminente match race. La giornata non e’ delle migliori durante la notte si sono susseguiti acquazzoni e le temperature sono scese molto al di sotto della media stagionale, nonostante cio’ i timonieri invitati dal Comitato Organizzatore si presentano alla segreteria al team arbitrale capitanato dall'IJ Roberto Pedriali e agli ufficiali di gara per il disbrigo delle ultime formalita’ desiderosi d’affrontare prima possibile la competizione. Tre di loro sono navigati in questa arte che vede il suo massimo acme nella Coppa America, per uno invece e’ la prima volta ed e’ naturale che sia un poco preoccupato. Ha studiato le procedure e la tattica di gara ma un conto e’ la grammatica altro e’ la pratica! Le quattro barche H22 messe a disposizione dall’organizzazione sono state normalizzate a coppie pertanto la pairing (la lista delle partenze ndr) e’ stata modificata di conseguenza per permettere di dare corso a match equanimi. Il campo di gara viene posizionato dal Presidente del Comitato di Regata Enea Beretta coadiuvato dagli Ufficiali Marco Nova e dal padrone di casa Allessandro Costanzo nei pressi della localita’ Ghiffa. Il venticello residuo dei temporali notturni non supera di 3m/s ed e’ piuttosto instabile di direzione nonostante cio’ il primo volo (primi due match ndr) viene portato a termine regolarmente ma nel frattempo la situazione meteo evolve e minacciosi temporali s’affacciano dalle montagne adiacenti. Per motivi di sicurezza si decide di annullare il secondo volo rimandando a terra i concorrenti che nel frattempo si trovano ad affrontare le prime sferzate di vento salito in breve a 10 m/s. Il Comitato di Regata decide di rimanere in posizione per analizzare da vicino l’evolversi della situazione ma il vento continua a salire prima a 12 poi a 15 m/s e poi ancora piu su ed allora si torna a terra nella speranza che passi la buriana. Il servizio meteo dell’organizzazione e’ sul piede di guerra le previsioni a breve termine danno vento in diminuzione ma la situazione reale e tutt’altro cosa. Nel frattempo i timonieri e i componenti del servizio di assistenza ne approfittano per riposarsi e fare uno spuntino. Verso le sedici la situazione si normalizza e il Comitato decide di far uscire le barche con randa terzarolata e fiocchetto. Il campo di gara nel giro di pochi minuti e’ di nuovo disposto grazie alla professionalita’ del servizio d’assistenza. I timonieri si scatenano in stupende manovre di circling per prendere o mantenere il controllo della gara. Il tenore della competizione si fa molto alto e dopo il primo round robin le prime due posizioni sono gia’ consolidate. La lotta per il primo e terzo posto si decide proprio nella prepartenza del volo conclusivo. Bertone riesce ad infilare una penalita’ a Milan e Benfatto fa altrettanto con Lattuada. La storia alla fine si conclude con l’allievo che supera il maestro. Il formato avrebbe previsto semifinali e finali ma manca il tempo e dunque les jeux sont fait e i regatanti se ne rendono conto. La giornata e’ stata lunga e faticosa ma ne valeva proprio la pena. A terra intanto ci si prepara per la cerimonia delle premiazioni alla quale seguira’ un bellissimo rinfresco per tutti. Ecco la classifica dopo due round robin 1) Bertone, 2) Milan, 3) Benfatto, 4) Lattuada.
(Redazione Lariovela.it)


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L’Affascinante mondo dell’intangibile di e con Enzo Di Vera 
Sessantuno anni psicologo esperto di formazione manageriale e sportiva vive a Vicenza sposato con un figlio ex sportivo di arti marziali. Cosi si presenta Enzo Di Vera ai tanti velisti giunti a Milano da ogni dove per sentirlo parlare di mental training. “Mi sono sempre chiesto come potevo fare per vincere cosi a trentacinque anni mi sono iscritto all’universita’ con l’obiettivo di individuare “la differenza che fa la differenza”. Comprendere a fondo i meccanismi del campione non campione e’ sempre stato il mio pallino. Ho lavorato negli anni ottanta con la Mediolanum Sport all’epoca di Fabio Capello. Con lui ho e con i suoi ragazzi ho condiviso i primi approcci di mental training. Per otto anni ho seguito la squadra del Milan rugby e poi la nazionale di sci. Lo psicologo dello sport spesso viene confuso con lo psichiatra (colui che si occupa della patologia) o quando va meglio con lo psicoterapeuta. Talvolta vengo indicato come il motivatore anche se per la verita’ mi sentirei meglio se mi indicassero come sostenitore del team. Il processo di potenziamento interiore e’ un percorso abbastanza lungo e non senza ostacoli. Pensate sia semplice far recuperare ad uno sciatore quei quattro centesimi che fanno la differenza? Avete idea di cosa siano in termini di lunghezza quattro centesimi? Semplicemente una punta di sci eppure ci sono campioni che quella punta riescono sempre a portarla davanti agli altri. Cos’e’ che fa la differenza? Un bambino piccolo ha una sensazione di onnipotenza che pian piano l’ambiente e le persone lo condizionano. Figli di genitori depressi saranno sicuramente depressi. Quante volte avete detto ai vostri figli “lascia stare che sei troppo piccolo” ecco sappiate in quel momento voi avete creato le basi della fragilita’ dei vostri figli! Fortunatamente nello sport c’e’ stato chi ha creduto nello sviluppo delle qualita’ psichiche. Se ci fate caso i campioni hanno tutti gli stessi atteggiamenti. Per esempio quando si allenano e’ come se fossero realmente in gara. Dobbiamo partire dal concetto che ognuno di noi ha talento ma cio’ che serve e’ trovare la chiave per farlo uscire. Questo concetto e’ ancora piu’ valido se si va a lavorare con la disabilita’ sia fisica che mentale. Ho visto un cieco fare slalom con gli sci usando pochissimi ausili (un solo cicalino per segnalare la fine della porta). Si puo’ essere vincenti senza vincere? Se in coscienza ho utilizzato tutte quante le mie abilita’ per vincere ma sono arrivato ultimo si per me questo e’ comunque un vincente! Ci sono campioni che hanno le capacita’ fisiche ma non vincono perche manca loro la motivazione. La bravissima Schiavone quando s’e’ trovata in difficolta’ verso la fine del set non ha guardato avanti e neppure indietro ma si e’ concentrata su se stessa (“ho fatto un bel respiro” ha dichiarato nell’intervista) ritrovando in tal modo la sua giusta concentrazione. Si puo’ dunque allenare l’intangibile? Un pensiero una emozione una sensazione si possono allenare? L’Atleta che riesce a mettere il cuore dentro l’ostacolo raggiunge piu facilmente il suo obiettivo. Coscienza di se: Sappiate che il limite fisico e’ di 400 volte quello sensoriale.Quante flessioni pensate di riuscire a fare? Due, tre ,cinque ebbene il vostro fisico ne potrebbe fare molte di piu. Si parla di Peak Performance quando ci si trova in uno stato magico dove tutto fila per il meglio. Percezione soggettiva: (equilibrio fra abilita’ e sfida) La peak la si raggiunge quando esiste almeno una percentuale del 50% di riuscire ad arrivare primi. Vincere facile o partire perdenti non ci aiuta a trovare lo stato mentale definito Flow. Attenzione anche a dire “impossibile” perche in questo modo la profezia si autodetermina. La mia testa elabora cio’ che mi sono detto. L’atleta vincente dunque e’ una persona normale psicologicamente superiore capace di ottimizzare il proprio potenziale. L’Atleta dal punto di vista dello psicologo dello sport deve essere visto come un sistema composto da: LAVORO (allenamento, gara, pianificazione etc. etc), SOCIALE (rapp. Sociali, rapp, con se stesso, famiglia, sponsor, tifoseria etc) HOBBY (lettura, musica etc) SALUTE (fisica, emotiva, spirituale, morale). Il sistema atleta si deve integrare perche’ possa dare il massimo rendimento. In definitiva il talento si esprime se il carretto che sostiene l’atleta ha tutte le ruote gonfie. Tutte queste aree devono essere presidiate e quando tutto e’ per il meglio la differenza la fa un singolo pensiero. Scegliamo un atleta tra di voi che ha fatto qualche buon piazzamento (in sala c’e’ l’equipaggio che ha vinto la nazionale melges 24. Gli astanti insistono che ci vada uno di loro ndr) L’esperimento consiste nel valutare la forza di reazione su un braccio esercitata verso il basso dall’esaminatore in due diversi momenti. Nel primo caso chiediamo all’atleta di rivivere il suo momento di gloria e solo quando si trova in questo stato iniziamo l’esperimento. Ebbene il braccio reagisce talmente bene che l’esaminatore ha difficolta’ a piegarlo di 15 di gradi. Torniamo sull’atleta e chiediamogli di vivere la sua peggiore prestazione e solo quando si trova in questo stato mentale iniziamo l’esperimento. Tutti in sala hanno potuto constatare che in questo secondo caso il braccio dell’atleta ha subito una flessione di oltre 45 gradi.
Queste abilita’ mentali vanno allenate formulando degli obiettivi ma attenzione! Spesso l’obiettivo finale e’ il solo risultato. Sono bravo se vinco. Questa scelta genera ansia e l’ansia non permette di raggiungere lo stato di peak performance. L’attivazione emotiva dell’energia attraverso il training mentale permette di controllare l’ansia. I Processi attentivi o focus attentivi ci forniscono la capacita’ di stare dentro o fuori lo stato di peak controllando lo stress. Attenzione che senza una giusta dose di stress la prestazione si abbassa (stress vitale e positivo) l’eccesso pero’ genera panico, terrore. Ecco che in questo caso diventa vitale avere il controllo delle attivita’ immaginative (rappresentazione mentale delle immagini) Facciamo un esempio se io vi dicessi chiudete gli occhi e NON pensate a un elefante rosa sulla cui proposcite e’ avvinghiata una scimmietta blu. Buona parte di voi nonostante vi avessi detto di NON vedere avete esattamente visto la scena che vi ho descritto. Vedete come e’ suscettibile la nostra mente! Se non voglio vedere l’elefante la cosa migliore e’ cercarsi una distrazione. Se dico a me stesso non voglio essere nervoso ecco che la mia testa elabora in negativo. Meglio dunque focalizzare la nostra attenzione su “voglio essere rilassato e tranquillo”. Il controllo dei pensieri e’ una attivita’ di primaria importanza. Come si allena il fisico per raggiungere lo stato motorio ottimale cosi si deve fare anche per la mente. Allenamento psichico, riflessione e rappresentazione delle persone, colloquio e comunicazione. A tal proposito una curiosita’ che molti di voi non conoscono. E’ stato scientificamente provato che piu del 90% della comunicazione non e’ un fatto verbale ma di gesti, inflessioni del viso dal tono di voce etc. Per ottimizzare cio che siamo e non cio’ che vorremmo essere e’ necessario osservare gli avversari. L’allenamento mentale in definitiva ci aiuta a trovare il modo per parlare a noi stessi e a rappresentare gli altri”. (Chiedo venia al relatore e a tutti voi per le tante imprecisioni od omission riportate in questa relazione. Semmai foste interessati a sviluppare gli argomenti fin ora abbozzati vi invito a contattare i responsabili di Phi!Number o il relatore stesso. Chissa’ che non ne nasca un vero e’ proprio corso strutturato? ndr)
(enea beretta Lariovela.it)

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Il campione interiore 
MERCOLEDI' 9 GIUGNO ORE 20.30 A MILANO
Ultimo appuntamento della primavera con la vela dei professionisti mercoledì 9 giugno alle h. 20.30 presso il ‘Fiori Oscuri’ (via Fiori Oscuri 3, Milano - zona Brera).Secondo la British Psycology Society, tra le più autorevoli organizzazioni al mondo nel campo delle potenzialità umane, l’allenamento mentale può contribuire a migliorare le prestazioni sportive fino al 57%. I risultati della Royal Yacht Association RYA (la Federazione vela inglese che per prima ha investito in questa pratica) ben si colgono nelle medaglie dei velisti britannici in quella che è a tutti gli effetti la manifestazione più impegnativa a livello mentale: le Olimpiadi. Un esperto illustrerà le tecniche e le opportunità per un top team.L’incontro in programma è dedicato a creare dunque consapevolezza nei confronti dell’allenamento psicologico, un aspetto della preparazione spesso trascurato che però fa la differenza tanto quanto la preparazione fisica e quella tecnica. La serata sarà condotta da Enzo Di Vera, una delle massime autorità in campo, che allena velisti olimpici (come Giulia Conti) e atleti di discipline sportive diverse, sia individuali e sia di team. Enzo Di Vera introdurrà all’ABC dell’allenamento basato sugli intangibili e ne illustrerà le conseguenze pratiche su: gestione dello stress, meccanismi di realizzazione degli obiettivi, relazione con sé stessi e con i propri compagni di squadra, superamento di un infortunio. Fattori determinanti per raggiungere prestazioni superiori e, soprattutto, fattori allenabili.I temi, affrontati nell’incontro di martedì 9 in maniera dinamica e interattiva, potranno poi essere approfonditi in un corso completo dedicato al Peak Performance Training che tratterà specialmente la gestione dello stress, della comunicazione e del gruppo oltre che l’analisi e il superamento delle disfunzioni individuate in un team. L’incontro è organizzato da PHI!Number con il sostegno di UVAI – Unione Vela d’Altura Italiana (www.uvai.it). L’accesso è gratuito fino ad esaurimento posti. link iscrizione
Dopo l’incontro di mercoledì 9 giugno PHI!Number, la società di servizi nata per gestire il “progetto vela” di armatori e regatanti che desiderano ottenere il meglio dalla propria imbarcazione adattando alle proprie esigenze le tecniche e le esperienze dei top team, dà appuntamento al prossimo autunno con nuove iniziative speciali.

Per informazioni www.phi-number info@phi-number.com

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Cuori in azione - Aiutiamo i ragazzi di 5^ della Primaria di Pianello Lario 
Ricevo dall'amico Alessandro Castelli un accorato appello a diffondere tra gli appassionati di arte marinaresca, la lodevole iniziativa di un gruppo di ragazzi della scuola primaria di Pianello del Lario intenzionati a valorizzare il loro e nostro museo della barca Lariana. Tutto e' iniziato da un concorso nazionale, indetto dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), che premiera' la scolaresca che ha eseguito la migliore ricerca sul tema: “Il Museo: intreccio di memorie, filo conduttore tra passato e presente.” Per sostenere l'iniziativa e' necessario il nostro contributo. Vi invito a votare anche voi, tramite il sito http://www.fondoambiente.it/faiscuola, andando in sequenza nelle sezioni: Concorsi nazionali -> Cuori in azione -> Inserisci la sintesi finale -> Lombardia -> e in fine cliccando "vota" sull’icona relativa alla scuola di Pianello Lario. Se i ragazzi di Pianello riusciranno ad aggiudicarsi il premio, la rilevanza che ne scaturirebbe sarebbe sicuramente graditissima ma avrebbe anche una grande utilità per il museo ai fini della sua riapertura al pubblico. Ecco la loro lettera di presentazione.

Il Bene scelto dalla Banda dei Laghée è il Museo della Barca Lariana che si trova nel Comune di Pianello del Lario (CO), allestito in una vecchia filanda dell' 800. Esso raccoglie una straordinaria collezione di cimeli che illustra la navigazione sul Lago di Como negli ultimi secoli. Purtroppo dal 2000 è chiuso al pubblico, perché non più adeguato alle esigenze di un moderno museo. Per tale motivo noi alunni di classe 5^ abbiamo voluto valorizzarlo facendolo conoscere alla comunità e sollecitando il proprietario e le autorità ad attivarsi al più presto per attuare quegli interventi necessari per la sua riapertura. Abbiamo affisso alla recinzione del Museo i disegni delle barche che raccoglie e il motto coniato dalla squadra, realizzato cartelloni che illustrano la sua storia e gli oggetti in esso presenti da collocare al Museo, nelle biblioteche e nei negozi, pubblicato parte della ricerca sul sito dell'Istituto e articoli su quotidiani provinciali e nazionali. Abbiamo inoltre incontrato e intervistato il proprietario, coinvolto le autorità locali e non e la comunità scrivendo delle lettere e raccogliendo le firme per sollecitare alla riapertura. Per realizzare il progetto è stata fondamentale la collaborazione con l'Unione dei Comuni Riviera del Bregagno, con Wanda ed Edoardo e l'Associazione Bella Pianello, con il Gruppo Alpini di Pianello, con i nostri collaboratori scolastici e i nostri genitori. Con tutte queste persone abbiamo stabilito uno scambio di servizi che ci impegniamo a rispettare.

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11 Apr. - Lago di Viverone - Trofeo Zaccuti e zonale fireball  
“Una giornata memorabile” il commento del responsabile della flotta fireball di stanza a Viverone Filippo Baretti. E’ una vita che frequento questo lago perche’ qui ci sono gli amici che hanno condiviso con me le piu belle regate e in tanti anni non mi e’ mai capitato di trovare condizioni cosi favorevoli!” Per la verita’ la giornata e’ cominciata sotto una fitta pioggia terminata giusto in tempo per dare inizio alle procedure di partenza di contro il vento non e’ mancato. In occasione della prima prova spirava un nord/nord est d’intesita’ compresa fra 4 e 5 m/s che a tenuto sino alla fine permettendo alla flotta di completare il percorso in 55 minuti. Tra la prima e la seconda prova un salto di una trentina di gradi ha costretto il Comitato di Regata a riaggiustare la geometria operazione compiuta in pochissimo tempo grazie alla professionalità del posa boe Carlos Wenzel e ai fondali di questo grazioso laghetto di origine glaciale che ben si prestano a questo tipo d’operazione. Sotto il profilo dei risultati si segnala la vittoria dell’equipaggio composto dal responsabile di flotta Baretti Filippo e Comoli Davite, In seconda posizione Musso Enrico con il fratello Alberto, terzo Lavelli Renato con la sorella Elena. Contemporaneamente allo zonale si e’ svolta la regata sociale Trofeo Zaccuti assegnato quest’anno alla classe libera in quanto la 420 era impegnata a Mandello del Lario. Nella libera hanno partecipato poco meno di una decina d’imbarcazioni per lo piu derive. Vince il magnifico trofeo Zaccuti Prestipino Giorgio seguito a ruota da Grillo Carmelo (laser) e Vigo Ilaria (Europa). “La pioggia della prima parte della mattinata e le temperature ancora rigide nonostante la stagione, hanno scoraggiato gli armatori dei cabinati che solitamente partecipano in forza a questa sociale d’apertura. Nonostante cio’ posso ritenermi soddisfatto per come si sono svolti gli eventi. Un ringraziamento particolare alla terna dei giudici (Franca Vene’, Enea Beretta, Oliviero Taliani) che ha condotto la regata in modo egregio, all’assistenza in acqua e ai regatanti per la correttezza e simpatia dimostrata nei nostri confronti.” cosi il Presidente del Circolo Nautico Torino Fabrizio Pasturino in occasione della cerimonia delle premiazioni. Nel fotoalbum di lariovela i migliori scatti della manifestazione.
(Redazione Lariovela.it)


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28 Marzo - Belgirate – Lago Maggiore - Velaleo 2010  
Una bellissima giornata di sole ha accolto domenica scorsa una ventina di imbarcazioni a vela giunte sulla sponda piemontese del Lago Maggiore per prendere parte alla veleggiata benefica “Velaleo” edizione 2010 promossa dalla locale sezione del Lions club Arona Stresa in collaborazione con il Centro Vela Sailing Team di Cerro di Laveno e con il patrocinio del Comune di Belgirate. Dopo una breve attesa per l'arrivo dell'inverna (vento termico da sub ndr) il comitato organizzatore ha dato il via alla prima prova che si e' disputata su un percorso a bastone di cinque miglia. La flotta costituita da derive tecniche e grossi cabinati ha preso il largo affrontando una navigazione tranquilla che ha permesso a tutti i partecipanti di godere delle bellezze del Verbano. Decisamente piu tecnica la seconda prova che ha richiesto scelte tattiche accurate e manovre precise stante la brevita' del percorso. La cerimonia delle premiazioni al termine della veleggiata presso l'Hotel Milano presieduta dal Presidente del Comitato Organizzatore Stefano Zonca e dal Sindaco di Belgirate Prof. Giorgio Pollini. Il ricavato della manifestazione ha sottolineato la responsabile del progetto Annalisa De Giovanni “una scuola per il Togo” sara' utilizzato per dotare la scuola ormai ultimata nel paese africano degli strumenti didattici necessari per dare inizio alle lezioni nella prossima stagione. In chiusura e' stato offerto un lauto rinfresco per tutti. Ecco i vincitori dell’edizione 2010 : ITA 2205 “Random” Marco Balodi, Nicholas Voessen, Michela Canelli, Lucia Zonca.
Nel FotoAlbum i migliori scatti di Lariovela


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S. Margherita Ligure - Campionato Invernale 
Domenica 28 Marzo si e' disputata la penultima tappa del campionato invernale di S. Margherita Ligure organizzato dalla locale sezione della Lega Navale che vede tra gli altri la partecipazione di “Mollicona” e “Via Col vento” due equipaggi lariani capitanati rispettivamente da Vincenzo Mercuri e Mauro Benfatto. Complessivamente una decina di atleti cresciuti nel bacino lacustre del basso lario orientale che hanno deciso di affrontare il disagio delle trasferte per approfondire le conoscenze di navigazione in mare. “Effettivamente” riferisce Mauro Benfatto “navigare in presenza di onda lunga e formata e' una esperienza che si puo' sperimentare unicamente al mare. Nonostante fossi al corrente almeno in via teorica delle operazioni necessarie per affrontare questo tipo di navigazione, ho faticato a trovare le regolazioni personalizzate per Via Col Vento. Ho persino dovuto sostituire la vela di prua con un modello piu potente decisamente poco adatto per navigare sui laghi ma che in questo caso mi ha permesso di ottenere qualche buon piazzamento. Nell'ultima prova ho rischiato addirittura di arrivare primo!”. E' Talmente soddisfatto il timoniere lariano che ha deciso di trasferire la sua imbarcazione a Porto S. Stefano per cimentarsi nella rinomata competizione di Pasquavela. Diverso ma non per questo meno efficace, l'approccio di Vincenzo Mercuri e del suo equipaggio che ha preferito sfruttare la trasferta in terra Ligure per la messa a punto delle regolazioni in totale autonomia. L'equipaggio di Mollicona infatti partecipa occasionalmente alle regate e solo per trovare riscontro alle regolazioni affinate nelle giornate precedenti le regate. Due modi diversi di affrontare il mare che rispecchiano differenti filosofie di pensiero ma che alla fine hanno permesso a tanti giovani atleti di crescere professionalmente. A questi generosi armatori va dunque un sincero ringraziamento. Sabato e Domenica prossima la tappa conclusiva ad allora potremo definitivamente tirare le somme.
Nel Fotoalbum alcuni scatti.
(redazione Lariovela.it)


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Computational Fluid Dynamics una serata in compagnia degli ingegneri Ignazio M. Viola, Raffaele Ponzini, Guido Cavallazzi 
Una sala gremita di appassionati velisti ha accolto con un fragoroso applauso i relatori dell’interessante serata dedicata alla Computational Fluid Dynamics (CFD) che Phi!Number Societa’ milanese che si occupa di consulenza nel campo delle regate ha organizzato presso Fiori Oscuri, location situata nel rinomato quartiere degli artisti di Brera in Milano. La serata e’ stata condotta nella prima parte in tele-conferenza dall’Ing. Ignazio Maria Viola dall’Universita’ di Auckland dove attualmente e’ impegnato in un progetto che vede la compartecipazione del Politecnico di Milano per lo sviluppo dell’analisi numerica della resistenza di carena e della pressione esercitata sulle vele in collaborazione con Emirates Team New Zealand Una voce giovanissima giunge dall’altra parte dell’emisfero e in effetti l’Ing. Viola e’ del 1976 e si e’ laureato presso l’universita’ di Genova solo nel 2001. Nonostante cio’ basta scorrere il suo curriculum vitae per rendersi conto di aver a che fare con un vero e proprio enfant prodige. Sono innumerevoli le sue pubblicazioni e le sue esperienze in campo industriale sono significative senza contare le collaborazioni con la maggior parte dei sindacati di Coppa America per l’ottimizzazione di scafi e vele innovative. La materia come c’era d’aspettarselo non e’ di facile comprensione nonostante cio’ l’Ing. Viola affronta l’argomento utilizzando un lessico semplice con esempi ed animazioni presi dalle sue ricerche cosi che tutti o quasi, riescono a capire anche se a grandi linee qualche aspetto di fluido o aerodinamica computazionale. Utile l’introduzione storica che ha permesso di comprendere come la CFD e’ stata per anni materia per soli scienziati dove pochissimi tra cui Viola avevano inteso le sue grandi potenzialita’. Per migliorare le prestazioni idrodinamiche degli scafi o aerodinamiche delle vele si lavorava su modelli matematici molto semplificati (a pannelli) anche perche’ le potenzialita’ dei sistemi di calcolo non permettevano di scendere troppo nello specifico. Si tento’ di lavorare su modelli discreti adottando metodologie euristiche ma ben presto ci si rese conto che i modelli non davano significativi contributi alla risoluzioni dei problemi piu scottanti. Gli ingegneri nautici e i sails designer lavoravano molto in galleria del vento o nelle vasche di prova che nel frattempo si dotavano dei sistemi piu avanzati di sensoristica.. La svolta che porto’ all’utilizzo della CFD avvenne pochi anni fa quanto la potenza di calcolo dei supercomputer paralleli riusci’ a risolvere le matrici complesse composte da milioni di dati discreti. Si riusci’ in tal modo ad analizzare anche le piccole turbolenze che avvengono nella zona di distacco dei flussi laminari delle vele o degli scafi. Questa innumerevole mole di dati fu data in pasto ai processori VPP che finalmente riuscirono a funzionare bene fornendo dati utili ad ottimizzare scafi e vele. Oggi mediante le due tecniche e’ possibile modificare il disegno di un profilo e vedere immediatamente come influisce sulle prestazioni dell’imbarcazione. Naturalmente le gallerie del vento o le vasche non verranno mai soppiantate ma certamente si utilizzeranno in modo piu consapevole. Naturalmente l’Ing Viola ha lavorato in questi anni con stimati Colleghi come Raffaele Ponzini presente in sala e che ha sviluppato ulteriormente l’argomento CFD. La serata si e’ chiusa con l’interessante esposizione di Guido Cavalazzi la “voce della pratica” consulente per North Sails Italia che vanta un palmares ineguagliabile; da Azzura a Luna Rossa, ha seguito anche i progetti per Il Moro di Venezia e Young America. Nella sua lunga carriera di sails designer ha sviluppato vele non solamente per le grosse imbarcazioni ma anche per un numero significativi di monotipi. Appassionato velista Cavallazzi nella sua esposizione ha ammesso che la CFD ha totalmente cambiato il modo di lavorare nelle velerie. Prima il velaio custodiva gelosamente le sue “ricette” frutto di anni di esperienza, oggi la CFD ha permesso a questi professionisti di comprendere meglio le motivazioni del loro agire. Oggi si lavora molto di piu’ sui materiali e sulle tecniche costruttive, lasciando il disegno delle forme ai matematici. E’ un circolo virtuoso dove l’armatore sa che per ottenere buoni risultati si deve affidare a un buon velaio che tra l’altro e’ l’unico in grado di capirlo a fondo. Queste informazioni filtrate vengono passate al matematico che le utilizza per costruire il modello piu congeniale per l’applicazione specifica. Le informazioni di nuovo tornano in veleria dove enormi macchine a controllo numerico ricostruiscono le forme del modello su cui vengono posizionati i filati e gli strati di materiali esotici. Le vele subiscono processi di incollaggio e pressatura prima di essere rifinite con tutto il necessario per essere impiegate in mare. Per quanto riguarda gli scafi la metodologia e’ analoga anche se naturalmente i processi si differenziano. In definitiva la tecnologia ha invaso tutti i processi produttivi ma l’intervento dell'Esperto rimane determinante. La missione di Phi!Number e’ di fornire all’armatore gli strumenti per colloquiare utilmente con tutti i professionisti che a vario titolo intervengono nella filiera delle competizioni veliche a medio e alto livello.
(enea beretta Lariovela.it)

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