28 Marzo - Belgirate – Lago Maggiore - Velaleo 2010  
Una bellissima giornata di sole ha accolto domenica scorsa una ventina di imbarcazioni a vela giunte sulla sponda piemontese del Lago Maggiore per prendere parte alla veleggiata benefica “Velaleo” edizione 2010 promossa dalla locale sezione del Lions club Arona Stresa in collaborazione con il Centro Vela Sailing Team di Cerro di Laveno e con il patrocinio del Comune di Belgirate. Dopo una breve attesa per l'arrivo dell'inverna (vento termico da sub ndr) il comitato organizzatore ha dato il via alla prima prova che si e' disputata su un percorso a bastone di cinque miglia. La flotta costituita da derive tecniche e grossi cabinati ha preso il largo affrontando una navigazione tranquilla che ha permesso a tutti i partecipanti di godere delle bellezze del Verbano. Decisamente piu tecnica la seconda prova che ha richiesto scelte tattiche accurate e manovre precise stante la brevita' del percorso. La cerimonia delle premiazioni al termine della veleggiata presso l'Hotel Milano presieduta dal Presidente del Comitato Organizzatore Stefano Zonca e dal Sindaco di Belgirate Prof. Giorgio Pollini. Il ricavato della manifestazione ha sottolineato la responsabile del progetto Annalisa De Giovanni “una scuola per il Togo” sara' utilizzato per dotare la scuola ormai ultimata nel paese africano degli strumenti didattici necessari per dare inizio alle lezioni nella prossima stagione. In chiusura e' stato offerto un lauto rinfresco per tutti. Ecco i vincitori dell’edizione 2010 : ITA 2205 “Random” Marco Balodi, Nicholas Voessen, Michela Canelli, Lucia Zonca.
Nel FotoAlbum i migliori scatti di Lariovela


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S. Margherita Ligure - Campionato Invernale 
Domenica 28 Marzo si e' disputata la penultima tappa del campionato invernale di S. Margherita Ligure organizzato dalla locale sezione della Lega Navale che vede tra gli altri la partecipazione di “Mollicona” e “Via Col vento” due equipaggi lariani capitanati rispettivamente da Vincenzo Mercuri e Mauro Benfatto. Complessivamente una decina di atleti cresciuti nel bacino lacustre del basso lario orientale che hanno deciso di affrontare il disagio delle trasferte per approfondire le conoscenze di navigazione in mare. “Effettivamente” riferisce Mauro Benfatto “navigare in presenza di onda lunga e formata e' una esperienza che si puo' sperimentare unicamente al mare. Nonostante fossi al corrente almeno in via teorica delle operazioni necessarie per affrontare questo tipo di navigazione, ho faticato a trovare le regolazioni personalizzate per Via Col Vento. Ho persino dovuto sostituire la vela di prua con un modello piu potente decisamente poco adatto per navigare sui laghi ma che in questo caso mi ha permesso di ottenere qualche buon piazzamento. Nell'ultima prova ho rischiato addirittura di arrivare primo!”. E' Talmente soddisfatto il timoniere lariano che ha deciso di trasferire la sua imbarcazione a Porto S. Stefano per cimentarsi nella rinomata competizione di Pasquavela. Diverso ma non per questo meno efficace, l'approccio di Vincenzo Mercuri e del suo equipaggio che ha preferito sfruttare la trasferta in terra Ligure per la messa a punto delle regolazioni in totale autonomia. L'equipaggio di Mollicona infatti partecipa occasionalmente alle regate e solo per trovare riscontro alle regolazioni affinate nelle giornate precedenti le regate. Due modi diversi di affrontare il mare che rispecchiano differenti filosofie di pensiero ma che alla fine hanno permesso a tanti giovani atleti di crescere professionalmente. A questi generosi armatori va dunque un sincero ringraziamento. Sabato e Domenica prossima la tappa conclusiva ad allora potremo definitivamente tirare le somme.
Nel Fotoalbum alcuni scatti.
(redazione Lariovela.it)


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Computational Fluid Dynamics una serata in compagnia degli ingegneri Ignazio M. Viola, Raffaele Ponzini, Guido Cavallazzi 
Una sala gremita di appassionati velisti ha accolto con un fragoroso applauso i relatori dell’interessante serata dedicata alla Computational Fluid Dynamics (CFD) che Phi!Number Societa’ milanese che si occupa di consulenza nel campo delle regate ha organizzato presso Fiori Oscuri, location situata nel rinomato quartiere degli artisti di Brera in Milano. La serata e’ stata condotta nella prima parte in tele-conferenza dall’Ing. Ignazio Maria Viola dall’Universita’ di Auckland dove attualmente e’ impegnato in un progetto che vede la compartecipazione del Politecnico di Milano per lo sviluppo dell’analisi numerica della resistenza di carena e della pressione esercitata sulle vele in collaborazione con Emirates Team New Zealand Una voce giovanissima giunge dall’altra parte dell’emisfero e in effetti l’Ing. Viola e’ del 1976 e si e’ laureato presso l’universita’ di Genova solo nel 2001. Nonostante cio’ basta scorrere il suo curriculum vitae per rendersi conto di aver a che fare con un vero e proprio enfant prodige. Sono innumerevoli le sue pubblicazioni e le sue esperienze in campo industriale sono significative senza contare le collaborazioni con la maggior parte dei sindacati di Coppa America per l’ottimizzazione di scafi e vele innovative. La materia come c’era d’aspettarselo non e’ di facile comprensione nonostante cio’ l’Ing. Viola affronta l’argomento utilizzando un lessico semplice con esempi ed animazioni presi dalle sue ricerche cosi che tutti o quasi, riescono a capire anche se a grandi linee qualche aspetto di fluido o aerodinamica computazionale. Utile l’introduzione storica che ha permesso di comprendere come la CFD e’ stata per anni materia per soli scienziati dove pochissimi tra cui Viola avevano inteso le sue grandi potenzialita’. Per migliorare le prestazioni idrodinamiche degli scafi o aerodinamiche delle vele si lavorava su modelli matematici molto semplificati (a pannelli) anche perche’ le potenzialita’ dei sistemi di calcolo non permettevano di scendere troppo nello specifico. Si tento’ di lavorare su modelli discreti adottando metodologie euristiche ma ben presto ci si rese conto che i modelli non davano significativi contributi alla risoluzioni dei problemi piu scottanti. Gli ingegneri nautici e i sails designer lavoravano molto in galleria del vento o nelle vasche di prova che nel frattempo si dotavano dei sistemi piu avanzati di sensoristica.. La svolta che porto’ all’utilizzo della CFD avvenne pochi anni fa quanto la potenza di calcolo dei supercomputer paralleli riusci’ a risolvere le matrici complesse composte da milioni di dati discreti. Si riusci’ in tal modo ad analizzare anche le piccole turbolenze che avvengono nella zona di distacco dei flussi laminari delle vele o degli scafi. Questa innumerevole mole di dati fu data in pasto ai processori VPP che finalmente riuscirono a funzionare bene fornendo dati utili ad ottimizzare scafi e vele. Oggi mediante le due tecniche e’ possibile modificare il disegno di un profilo e vedere immediatamente come influisce sulle prestazioni dell’imbarcazione. Naturalmente le gallerie del vento o le vasche non verranno mai soppiantate ma certamente si utilizzeranno in modo piu consapevole. Naturalmente l’Ing Viola ha lavorato in questi anni con stimati Colleghi come Raffaele Ponzini presente in sala e che ha sviluppato ulteriormente l’argomento CFD. La serata si e’ chiusa con l’interessante esposizione di Guido Cavalazzi la “voce della pratica” consulente per North Sails Italia che vanta un palmares ineguagliabile; da Azzura a Luna Rossa, ha seguito anche i progetti per Il Moro di Venezia e Young America. Nella sua lunga carriera di sails designer ha sviluppato vele non solamente per le grosse imbarcazioni ma anche per un numero significativi di monotipi. Appassionato velista Cavallazzi nella sua esposizione ha ammesso che la CFD ha totalmente cambiato il modo di lavorare nelle velerie. Prima il velaio custodiva gelosamente le sue “ricette” frutto di anni di esperienza, oggi la CFD ha permesso a questi professionisti di comprendere meglio le motivazioni del loro agire. Oggi si lavora molto di piu’ sui materiali e sulle tecniche costruttive, lasciando il disegno delle forme ai matematici. E’ un circolo virtuoso dove l’armatore sa che per ottenere buoni risultati si deve affidare a un buon velaio che tra l’altro e’ l’unico in grado di capirlo a fondo. Queste informazioni filtrate vengono passate al matematico che le utilizza per costruire il modello piu congeniale per l’applicazione specifica. Le informazioni di nuovo tornano in veleria dove enormi macchine a controllo numerico ricostruiscono le forme del modello su cui vengono posizionati i filati e gli strati di materiali esotici. Le vele subiscono processi di incollaggio e pressatura prima di essere rifinite con tutto il necessario per essere impiegate in mare. Per quanto riguarda gli scafi la metodologia e’ analoga anche se naturalmente i processi si differenziano. In definitiva la tecnologia ha invaso tutti i processi produttivi ma l’intervento dell'Esperto rimane determinante. La missione di Phi!Number e’ di fornire all’armatore gli strumenti per colloquiare utilmente con tutti i professionisti che a vario titolo intervengono nella filiera delle competizioni veliche a medio e alto livello.
(enea beretta Lariovela.it)

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Domenica 28 Marzo 2010 Belgirate - 5° VELALEO Veleggiata Benefica  
Manifestazione: 5° VELALEO Veleggiata Benefica
Dove: Specchio acqueo antistante la localita' di Belgirate
lago maggiore
Quando: Domenica 28 Marzo 2010 Segnale d'avviso ore 14:00
Chi: Leo Club Lago Maggione, Centro Vela Sailing Team
Ente Patrocinante: Comune di Belgirate
Iscrizioni: Presso la segreteria del Centrovela Sailing Team
di Cerro di Laveno oppure il giorno della regata presso
l’Hotel Villa Carlotta sino ad un’ora prima della
partenza
Pacchetti: A) Tramontana: Solo Regata (10 euro a testa) ;
B) Inverna: regata e cena (40 euro a testa); c) Maggiore:
solo cena (35 euro a testa).
Finalita': "Una scuola per il Togo" progetto Lions Club Arona-Stresa
Premiazioni: Presso l'Hotel Villa Carlotta al termine della veleggiata


A Belgirate, ridente localita' che s'affaccia sulla sponda piemontese del lago Maggiore, l'arrivo della primavera i cittadini hanno deciso di festeggiarla in modo insolito. Nell'ultimo fine settimana di marzo di ogni anno il Leo Club Lago Maggiore col patrocinio del Comune di Belgirate, organizza VELALEO veleggiata a finalita' benefica. I proventi della manifestazione derivanti dalle quote d'iscrizione e dalle tante iniziative collaterali, vengono infatti di volta in volta devoluti ad Associazioni no profit per la realizzazione di programmi di utilita' sociale. Quest’anno il Lions Club Arona-Stresa unitamente al gruppo di lavoro Velaleo si sono attivati per "Una scuola per il Togo", ambizioso progetto che prevede la costruzione di una scuola nel Paese africano. La veleggiata che è riservata alla classe Libera Cabinati si sviluppa su un percorso classico a bastone che si completa in due giri posizionato nello specchio acqueo antistante l'Hotel Villa Carlotta. Il Centrovela Sailing Team di Cerro di Laveno partner storico dell'iniziativa cura la logistica in acqua mettendo a disposizione dei partecipanti gratuitamente barche e skippers. Regatanti o aspiranti tali ma anche coloro che hanno scarse conoscenze di vela ma desiderano contribuire all'iniziativa godendosi la veleggiata, possono prendervi parte. Ogni imbarcazione fornita dall'organizzazione sara' infatti condotta da un esperto velista. Ma partecipare alla regata non e’ il solo modo di contribuire a questo bel progetto. Sono previsti diversi "pacchetti" : A) Tramontana: Solo Regata (10 euro a testa) ; B) Inverna: regata e cena (40 euro a testa); c) Maggiore: solo cena (35 euro a testa). Le iscrizioni si ricevono presso la segreteria del CST di Cerro di Laveno via dei Pescatori 6 tel. 03321807744 e_mail cst@centrovela.it sino al 27 Marzo oppure il giorno stesso della regata presso l'Hotel Villa Carlotta di Belgirate (NO) sino ad un’ora prima della partenza. Per ulteriori dettagli e’ possibile contattare il Presidente del Comitato Organizzatore Stefano Zonca Tel. 3288784889 (Stefano) e_mail: velaleo@libero.it
(Redazione Lariovela)

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Computational fluid dynamics e ottimizzazione di scafi e vele 
Proseguono gli appuntamenti di Phi!Number dedicati al mondo delle regate, pensati e realizzati da chi la vela l’ha fatta diventare una stile di vita ancor prima che una professione. L’incontro di giovedì prossimo 18 Marzo ore 21:00 presso Fiori oscuri (zona Brera) Milano, sara’ dedicato allo studio degli scafi e vele prendendo in considerazione le filosofie progettuali piu promettenti. Sara’ interessante comprendere come attraverso gli studi di fluidodinamica i progettisti riescano ad ottimizzare le linee d’acqua o i tagli delle vele per affrontare le competizioni piu disparate.
Come sempre i docenti Phi!Number saranno d'eccezione: Guido Cavalazzi, tra i migliori sail designer (North Sails) a livello internazionale nel circuito dell'America's Cup e, in collegamento da Auckland, gli ingegneri Ignazio Viola e Raffaele Ponzini.
ISCRIVITI per garantire la disponibilità del tuo posto gratuito alla serata.
(Redazione Lariovela.it)

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I cavalieri del mare 
Cosi devono essersi sentiti i regatanti che domenica 28 Febbraio hanno preso parte alla tappa del campionato invernale di S. Margherita Ligure disputatosi nelle specchio acqueo antistante la locale sezione della Lega Navale Italiana ente organizzatrice dell'evento.
Cielo coperto, temperatura insolitamente rigida per una località marina, vento incostante ma soprattutto mare agitato, molto agitato con onde formate di qualche metro. Insomma condizioni poco ideali per i regatanti d'acqua dolce scesi dal Lario, in pochi per la verita' scoraggiati dalle previsioni meteo. Parlando dei piu temerari da segnalare la partecipazione dell'equipaggio al completo di Mollicona capitanato da Vincenzo Mercuri già presente nella giornata di sabato per una tuning in previsione della competizione domenicale. “Abbiamo navigato con condizioni di mare ancora piu disagevoli in direzione di Portofino e ritorno ieri senza grosse difficoltà, quest'oggi complice forse la stanchezza e lo scarso vento, usciti dal porto abbiamo sofferto da subito di mal di mare” cosi ha dichiarato agli amici che nel dopo regata si sono ritrovati in un noto locale della zona per fare il punto della situazione davanti ad un bel piatto di spaghetti alle vongole veraci. Con loro anche l'equipaggio dimezzato di Via col Vento “Ho faticato a trovare coraggiosi marinai disposti a seguirmi in questa trasferta. Sapevamo fin troppo bene cosa ci aspettava e proprio per questo motivo che mi sento di ringraziare chi mi ha seguito in particolare modo l'amico Enea Beretta che ha accolto con grande entusiasmo la mia offerta pur sapendo che le condizioni del mare non sarebbero state a lui ideali. Abbiamo tenuto duro sino alla fine chiudendo la prova in quinta posizione e dunque non ci possiamo lamentare” cosi l'armatore di Via col vento Mauro Benfatto. Una giornata faticosa dunque ma proficua sotto l'aspetto tecnico perche' ha permesso a questi atleti di ampliare il loro bagaglio di conoscenze di navigazione sotto cattivo tempo. A terra gli amici liguri vedendo le facce dei “laghee” stravolte, si sono profusi in generose pacche sulle spalle dimostrando di aver apprezzato il coraggio dei colleghi. I prossimi appuntamenti sono per il 14 e 28 marzo e la tappa conclusiva del 10 e 11 Aprile stessa sede stesso mare....
(Redazione Lariovela.it)

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ORC 2010 una serata in compagnia dell'Ing. Nicola Sironi 
Che fosse argomento ostico da comprendere da parte di armatori e velisti in genere e' cosa assai nota vista la complessita' dei temi trattati. In ragione di cio' Phi!Number societa' milanese di consulenza che si avvale dell'esperienza di regatanti professionisti di comprovato valore, all'interno della rassegna d'incontri promossi dalla stessa rivolti al mondo della competizione velica, ha ritenuto opportuno dedicare all'argomento una serata di studio.
A dipanare l'intricata materia e' stato chiamato l'Ing. Nicola Sironi Measurement Committee Chairman ORC considerato uno dei massimi esperti in Italia di regolamentazione ORC, membro dell'ITC (International Technical Committee) il comitato tecnico che si riunisce con cadenza annuale in occasione di importanti eventi mondiali per aggiornare le regole. L'esperto navale ha collaborato con lo studio di progettazione Vallicelli per lo sviluppo dei gloriosi VI classe IOR nei tempi in cui dall'altra parte dell'oceano si progettavano le meravigliose imbarcazioni che fecero la storia della competizione velica nel mondo. “Proprio in quel periodo” tiene a precisare l'esperto “gli americani si resero conto che era venuto il momento di dare vita ad un regolamento che fosse meno forzato dello IOR. Le barche che uscivano dai cantieri avevano forme predeterminate che prescindevano dalle regole di buona costruzione. Per la prima volta si inzio' a parlare di modelli matematici ma la potenza di elaborazione dei primi personal computer non era sufficiente per poter risolvere i complessi calcoli richiesti dall'approccio VPP (Modello matematico dell'imbarcazione che permette di prevedere le performance nelle diverse andature). Quanto la tecnologia lo permise il modello venne utilizzato inizialmente per verificare le ipotesi progettuali diventando in seguito regola. Nel 1990 il regolamento IOR venne soppiantato ad iniziare dai paesi nordici dall'IMS rimasto in vigore sino al 2008 sostituito dall'attuale ORC. Oggi si sta assistendo ad un revival IOR a seguito della ristrutturazione di gloriose imbarcazioni da parte di facoltosi armatori che unitamente alle loro barche hanno resuscitato anche gli antichi circuiti; nulla a che vedere naturalmente con le attuali regolamentazioni. Le barche sono state ristrutturate con rigore secondo i piani d'un tempo ma apportando le modifiche necessarie per renderle sicure per il tipo di navigazione prevista. A differenza dai sistemi concorrenti che si basano sui risultati delle regate (performance based) per mettere a punto il loro sistema ad handicap quali i TdT - PHRF- IRC- YARSTIC etc. il regolamento ORC (science based) che si basa su una base scientifica, permette di far navigare non solamente barche differenti ma anche monotipi che desiderano regatare con un piano velico diverso con equipaggi misti (professionisti e dilettanti) o con budget limitati anche se riguardo quest'ultima possibilita' nascono facilmente le solite incomprensioni. L'ORC e' riconosciuto dall'ISAF e pertanto l'unico ad aver diritto ad un campionato mondiale. Esiste anche un libro verde nato inizialmente per le tom cup usato come riferimento per la compilazione dei Bandi di Regata. Il fatto che ogni anno le barche vincenti non sono sempre le stesse sta a significare che il sistema e' valido. Non v'e' segreto (anche se per la verita' poco si comprende della funzionalita' del VPP ndr) nella regolamentazione e tutta l'organizzazione poggia su trentacinque organizzazioni in tutto il mondo che nel 2009 hanno rilasciato piu di ottomila certificati. In Italia e' L'UVAI (Unione Vela Altura Italiana ndr) che ha il compito di rilasciare i certificati sia del tipo international che il semplificato ORC club. L'ORC club e' un certificato semplificato dal costo contenuto basato su dati che vengono dichiarati dall'armatore. Esiste un database centrale dove sono riportate i piani delle imbarcazioni piu note che fa naturalmente da riferimento” Il certificato ORC Club puo' essere in qualsiasi momento integrato dalle misurazioni dello stazzatore (si tratta di circa cinquemila punti di misura effettuate con sofisticate strumentazioni con la barca sul proprio invaso e di misure di stabilita statica e dinamica in acqua) che permettono di ottenere il certificato International. Il certificato non ha scadenza ma se vengono apportate modifiche al piano velico o alla parte immersa si deve procedere a misurazioni accurate della sola parte modificata. Insomma a fronte della spesa iniziale gli aggiornamenti successivi sono piu facili e dunque meno costosi. Il comitato tecnico ITC proprio grazie all'intenso lavoro dei suoi componenti tra i quali il nostro Fabio Fossati ha apportato modifiche dal 2008 introducendo la possibilita' di utilizzare le famose vele code 0 o far uso di appendici sulla carena per aumentare la stabilita' sotto sbandamento. E' stata inoltre introdotto un buco di regolamento sull'uso dei tangoni per gli spinnaker con piccoli handicap a seconda della lunghezza degli stessi. Gia nel 1995 e' stato permesso l'albero di carbonio e in seguito verranno presi in seria considerazioni tutte le innovazioni che il progredire della tecnologia mettera' a disposizione dei progettisti. A proposito da quest'anno il comitato tecnico accettera' anche i files tecnici che i progettisti metteranno a loro disposizione. Naturalmente sono dati che resteranno ad uso esclusivo del comitato e che verranno in ogni caso vagliati con le necessarie misurazioni dal momento che alcune lavorazioni di cantiere (ad esempio l'attacco scafo coperta) non sono in grado di garantire una adeguato livello di precisione.” A conclusione del lungo escursus gli armatori presenti e tanti altri “curiosi” tra cui il nostro esperto velista Enea Beretta hanno letteralmente tempestato di domande il professionista. Quali i punti focali su cui lavorare per ottimizzare le imbarcazioni la domanda piu gettonata? “Non c'e' un vero e proprio punto focale che permette di ottimizzare l'imbarcazione perche tanti sono i parametri che intervengono nella determinazione del certificato ma certamente il coefficiente prismatico unitamente alla posizione longitudinale del punto di carena fanno la differenza” cosi il professionista. Una risposta ineccepibile dal punto di vista formale dalla quale pero' non si puo' certo trarre granche'. Il Coefficiente prismatico precisa l'Ing. Sironi “si ricava dal rapporto fra il volume del semicilindro avente come diametro il baglio massimo e il dislocamento mentre la posizione longitudinale del punto di carena determina la soluzione progettuale della carena in funzione della tipologia di andatura che si vuole ottimizzare. Punte affilate e poppe allargate permettono di ottenere buoni rapporti a discapito di altre performance.” Proviamo allora a spostare il discorso su questioni piu concrete e gli chiediamo lumi circa le novita' relative alle vele. “La rinnovata normativa in fatto di vele penalizza le soluzioni che prevedono rande eccessivamente allunate”. Nella passata stagione capitava infatti di vedere rande cosi allunate che in occasione dei cambi di bordo facilmente si incattivivano nei paterazzi determinando situazioni pericolose. Gli armatori quest'anno saranno dunque costretti a rinnovare le rande e a fare i conti con il bilancino riguardo i tagli degli spinnaker come conseguenza degli handicap introdotti dalla lunghezza dei tangoni. Nonostante cio' individuare le soluzioni convenienti da adottare a seconda del tipo di imbarcazione dove spingere l'ottimizzazioni e' lavoro per veri esperti del settore. Phi!Number e il suo staff tecnico diretto da Marco Caglieris e' in grado di mettere a disposizione degli armatori i migliori professionisti del settore curando sia gli aspetti tecnici che quelli commerciali per un approccio cost sensitive di qualsiasi tipologia di problema inerente il mondo della competizione velica.
(Redazione Lariovela.it)

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Evoluzione 2010 della stazza ORC e opportunità di miglioramento 
Continua la rassegna di interessanti serate dedicate al mondo della competizione velica, organizzate da Phi!Number societa’ milanese di consulenza fondata dai regatanti professionisti Duccio Colombi e Luca Bacci. Giovedì 18 p.v. in via Fiori Oscuri (zona Brera) ore 21.00 “saranno illustrate le evoluzioni del regolamento ORC e un architetto navale illustrerà le principali opportunità di ottimizzazione del rating delle imbarcazioni insieme alla strategia da adottare. I velai illustreranno le principali novità del settore e le possibili scelte di un armatore per lo sviluppo del suo programma annuale” . Un' occasione dunque per migliorare le proprie conoscenze in un ambito non sempre chiaro da comprendere a fondo. Potranno trarre vantaggio da questa opportunita’ anche i regatanti “laghee” proprio in considerazione di una maturata consapevolezza della necessita di adottare schemi di compenso alternativi ai classici TdT che proprio in ragione della loro totale deregulation; hanno finito coll’affossare una classe (la libera) che negli anni contava svariate decine di estimatori. Comprendere dunque la regolamentazione ORC permettera’ ad ogni armatore non solo di affrontare la competizione conoscendo a fondo i limiti e le potenzialita’ della propria imbarcazione ma anche di lavorare per apportare le migliorie (in accordo con il Regolamento di stazza) necessarie a raggiungere l’obiettivo prefissato. Lariovela ritiene che l’argomento sia di grande interesse e pertanto sara’ presente. Per coloro che intendono partecipare ma che sono poco avvezzi ad affrontare i meandri milanesi in auto, si consiglia vivamente di utilizzare i mezzi pubblici treno + metro. Ecco un possibile schema per chi dovesse giungere da Lecco.
Da Lecco treno 10585 delle ore 19.09 che giunge a MiPG alle ore 20:11 + Metro linea verde direzione Abbiategrasso fermata Lanza + due passi a piedi lungo via Pontaccio 2° traversa a DX via Brera poi prima a SX Fiori Oscuri.
Infine ricordiamo che per partecipare alla serata gratuita e’ necessario iscriversi presso il link indicato:
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Alla Tuning Session svelati i trucchetti per navigare veloci 
“Novita’ nessuna ma tante conferme di cio’ che gia attuavo nelle diverse situazioni mare, lago, onda etc.” Dalle parole del campione Zonale della classe J24 Ruggero Spreafico traspare la soddisfazione per aver consolidato il suo modo di condurre l’imbarcazione. Del resto la Tuning Session organizzata dalla classe in collaborazione col CV Tivano di Valmadrera proprio questo si prefiggeva. “Andrea Casale ha condotto la parte teorica in modo impeccabile con la semplicita’ di chi le cose le sa per d’avvero e non ha bisogno di usare paroloni per darsi importanza. I responsabili della Quantum si sono occupati come c’era d’aspettarselo delle vele, regolazioni comprese. Tra le tante informazioni anche qualche trucchetto che avrei avuto piacere rimanesse nel cassetto. Ora anche i miei amici laghee mi staranno alle costole”. Conosco fin troppo bene Ruggero cosi faccio finta di stare al gioco prima di scambiare qualche battuta conclusiva con lui. Chi ha partecipato all’evento? “C’eravano tutti noi del lago di Como e un nuovo timoniere che da quest’anno partecipera’ allo zonale.” Insomma dico io pochi ma buoni e lui come al solito sorride. Mi rimane il rammarico di non aver potuto prendervi parte perche’ impegnato sul ramo occidentale del lago a dirigere la terza tappa del campionato invernale di Moltrasio. Sara' per la prossima volta ma chissa'.
(enea beretta Lariovela.it)


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Chi e’ e cosa fa il Navigatore di Bordo? 
A queste domande ha dato risposta l’Ing. Bruno Zirilli uno dei piu quotati professionisti del settore invitato da Duccio Colombi della Phi!Number in occasione degli incontri che la neonata azienda di consulenza milanese ha messo a disposizione degli appassionati velisti lombardi. L’ing Zirilli ha svolto il suo lavoro con il team di +39 in occasione della 32ma America's Cup e vincitore della tappa di Nizza del Louis Vuitton Trophy con il team Azzurra. Phi!Number precisa Duccio Colombi nella presentazione "supporta gli armatori nelle scelte strategiche in tutte le aree di competenza in modo professionale e a costi definiti. Si occupa anche della logistica predisponendo per loro i trasferimenti dell’imbarcazione e dell’equipaggio. Cura le comunicazioni con gli enti organizzatori delle Regate e predispone una attenta formazione dell’equipaggio. Seleziona per gli stessi i migliori professionisti del settore". Un lavoro delicato che nasce dalla grande esperienza dei due soci fondatori destinato a nostro avviso a lasciare un'impronta importante nella vela a medio e alto livello. Lariovela era presente a quell’incontro che ha visto tra l’altro la partecipazione di equipaggi di tutto rispetto giunti a Milano per conoscere Zirilli e sostenere nel contempo la bella iniziativa di Phi!Number. Ma vediamo nel dettaglio quanto e' stato riferito dal professionista:
Una figura complessa quella del navigatore a bordo di imbarcazioni da regata. Non e’ un tattico perche’ quel lavoro e’ svolto dallo stratega, non un tecnico perche’ gli strumenti di norma vengono installati dagli specialisti delegati dalle case produttrici. Nella realtà il navigatore e’ un po dell’uno e un po dell’altro. Spesso quel ruolo non e’ nemmeno cosi chiaro e questo importante compito viene assegnato all’informatico di turno che nella migliore dell’ipotesi riuscira’ a far funzionare discretamente il software ma non sara’ in grado di trarne vantaggio per l’equipaggio. Ma quali sono i suoi interlocutori e come avviene la comunicazione a bordo? Il navigatore comunica soprattutto con il tattico poi in particolari circostanze anche con il timoniere. L’affiatamento tra queste figure e’ indispensabile, si utilizza un frasario particolare ma molto spesso ci si intende anche a gesti o semplici occhiate per non rischiare di rivelare i piani di battaglia al “nemico” se si trova nelle vicinanze. Il navigatore per svolgere il proprio compito fa uso di software specifici che gli permettono ricostruire in forma numerica tutto quanto accade sull’imbarcazione e sul campo di regata. Il software e’ interfacciato con la strumentazione di bordo classica: anemometro, bolinometro, bussola, gps, etc. etc. ma sempre piu spesso anche con una raffinata sensoristica. Le manovre fisse fanno capo a celle di carico per la misura delle compressioni, la timoneria e’ collegata ad un sofisticato misuratore angolare e cosi per altre manovre carrelli compresi. Riuscire a calibrare tutti questi strumenti e’ il primo compito del navigatore ecco perche’ deve imbarcarsi con largo anticipo sul resto dell’equipaggio. Le regolazioni dinamiche (settaggi) devono avvenire in navigazione impensabile dunque uscire cinque minuti prima del segnale di partenza perche’ i dati risulterebbero totalmente inattendibili. Una regolazione fatta il giorno prima puo’ risparmiare un po di tempo ma non sostituisce la fase di preparazione che e’ funzione delle condizioni meteomarine del momento. Quando tutto e’ a puntino allora dovra’ dedicarsi allo studio dello scenario (geometria del campo, posizione della linea, condizione meteo) ritoccando se del caso le calibrazioni. Nulla deve essere lasciato al caso perche se dovessero sorgere dubbi circa la corretta interpretazione degli strumenti tutto il lavoro andrebbe perduto. Nella fase di prepartenza il prodiere prende i riferimenti a terra per la linea ma il navigatore deve sapere al metro dove si trova l’imbarcazione rispetto al campo. E’ necessario che provveda ad inserire i dati dei mark forniti dal Comitato di Regata e nel caso questi non siano disponibili, essere pronto a rilevarli sul campo. Nell’ultimo minuto riferisce al timoniere la posizione dell’imbarcazione rispetto alla linea per es. Cinque lunghezze sotto a meta’ linea. La stima dei tempi e’ determinante per una buona partenza ma cio’ e possibile se si conoscono anche i tempi di evoluzione dell’imbarcazione nelle diverse situazioni di mare e di vento. Tutti dati che sono stati precedentemente mappati ed inseriti nel software. Un buon navigatore deve essere flessibile nel senso che su indicazione del tattico deve essere in grado di ricostruire lo scenario di partenza nel caso si presenti l’imprevisto e cio’ accade assai spesso. Sul bastone la comunicazione si fa piu rada il tattico vuole conoscere la geometria per stabilire i punti di vira. La posizione della boa uno e’ sotto stretta sorveglianza il software all’occorrenza con una triangolazione e’ in grado di stabilire le coordinate geografiche al metro nonostante cio’ la bussola di rilevamento e’ a disposizione del navigatore semmai ne sentisse la necessita’. La situazione meteo e’ sovrapposta ai dati di navigazione per poter scegliere le zone di mare piu favorevoli ad una navigazione veloce in base alle polari precedentemente mappate. Il navigatore con i suoi strumenti pianifica le virate raccogliendo nel frattempo i dati per le scelte che il tattico fara’ sulle andature portanti. Previsioni del vento e crossover alla mano (diagrammi delle diverse vele imbarcate forniti dalla veleria ndr) gli permettono di consigliare per tempo i cambi di vela. Nelle regate costiere il suo lavoro diventa ancora piu complicato perche’ oltre alla meteorologia generale si deve occupare anche dei fenomeni locali prestando attenzione all’orografia. In definitiva un ruolo di primaria importanza quello del navigatore che non puo essere affidato ad una persona che non dispone di adeguata formazione. L’Ing Zirilli e Phi!Number terranno un corso per coloro che desiderano entrare a pieno titolo in questo affascinante mondo delle regate ad alto livello. Agli interessati consigliamo di consultare le pagine dedicate sul sito di Phi_Number.
(enea beretta Lariovela.it)

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